Il Governo ha varato un decreto legge contro il caro bollette, ma è insoddisfacente. Bene su bonus, ma beffa di 3 mesi
Roma, 28 febbraio 2025 – “Decreto insoddisfacente! Bene l’intervento sui bonus sociali, con l’estensione fino a 25 mila euro di Isee, ma è una beffa il limite di 3 mesi, per non dire una presa in giro. La misura per essere efficace andava adottata in modo strutturale, non certo per un trimestre. Le famiglie povere devono avere garanzie sul loro futuro, sapere a quali spese dovranno far fronte, visto che non riescono a far quadrare i loro conti. Il paradosso, poi, è che tra 1 mese e mezzo i caloriferi saranno spenti in tutta Italia e ora che il provvedimento diventerà operativo le bollette scenderanno al punto che le famiglie beneficiarie potrebbero andare addirittura a credito, visto che il bonus di 200 non pare commisurato all’importo della bolletta” afferma Marco Vignola, vicepresidente dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando la conferenza stampa del Governo che illustra il decreto legge varato per far fronte al caro bollette.
“Bene l’inasprimento delle sanzioni da parte delle Authority, l’intervento sugli Ets e sulla trasparenza delle offerte con un contratto tipo, ma è grave che non ci sia niente sul fronte degli oneri di sistema o sull’abbassamento dell’Iva: non pretendevamo un’aliquota al 5% come fatto da Draghi, ma almeno al 10%. Per il resto si tratta di un provvedimento inadeguato e privo di coraggio. Anche se ci riserviamo di esprimere un giudizio finale non appena avremo il testo, stando a quanto comunicato dal Governo non sembra esserci nulla sul fronte del disaccoppiamento, anche se parziale, del prezzo dell’energia da quello del gas, potenziando ad esempio i PPA, consentendo ad AU di riprendere a fare gli acquisti a lungo termine, ridefinendo la formazione del PUN e i meccanismi di incentivazione delle rinnovabili” conclude Vignola.