Secondo l’Ivass, il premio medio dell’rc auto è salito del 12,6% da gennaio 2021 a luglio 2024 ed è calato del 25,3% dal 2014 al 2021
Roma, 10 marzo 2025 – “Un balzo astronomico ingiustificato! L’Ivass conferma le nostre denunce. I prezzi, grazie alla liberalizzazione di Mario Monti e del ministro Passera, che hanno aumentato la mobilità del consumatore togliendo l’obbligo della disdetta, sono da allora calati: -25,3% dal 2014 al 2021” afferma l’avv. Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando il dato Ivass secondo il quale il premio medio della garanzia r.c. auto pagato da gennaio 2021 a luglio 2024 è salito del 12,6%, mentre nel periodo 2014-2021 è sceso del 25,3% in termini nominali e del 29,7% in termini reali.
“L’inversione di rotta si è registrata nel 2023, quando le compagnie hanno voluto adeguare i premi all’inflazione generale invece che all’incremento reali dei costi di riparazione e dei pezzi di ricambio, con l’obiettivo di mantenere inalterato in termini reali il loro profitto, determinando rincari inaccettabili: +6,1% nel 2023 e +5% nel 2024. Aumenti immotivati, non spiegabili né dal costo dei sinistri né dall’incidentalità. Ora, visto che l’inflazione è sotto il 2%, speriamo che nel 2025 i prezzi riprendano il loro cammino virtuoso, scendendo in modo significativo” conclude Dona.