Sulle concessioni balneari il ministro Matteo Salvini deve convocare anche i consumatori, non solo i balneari
Roma, 11 marzo 2025 – “Siamo preoccupati per l’incontro tenutosi oggi tra il ministro Salvini e i balneari. Intanto è grave che il ministero convochi solo i balneari e non anche chi rappresenta gli italiani che in questi anni hanno pagato il caro ombrellone, rialzi certo dovuti anche alla mancanza di vera concorrenza e alle concessioni bloccate” afferma l’avv. Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Inoltre, un conto è consentire il recupero per gli investimenti effettuati non ancora ammortizzati, cosa per la quale siamo favorevoli, purché non siano prodotti vendibili come gli ombrelloni, ma è gravissimo aggiungerci un regalo ulteriore, che chiamano equa remunerazione, come se i balneari fossero i proprietari delle spiagge e avessero diritto all’avviamento. Un abuso bello e buono! Le spiagge sono dello Stato!” conclude Dona.
Il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti (Mit) ha comunicato, infatti, che l’indennizzo da corrispondere ai concessionari balneari uscenti dopo le gare non solo “dovrà essere calcolato sugli investimenti effettuati e non ancora ammortizzati al termine della concessione“, ma che poi “va aggiunta l’equa remunerazione sugli investimenti effettuati negli ultimi cinque anni“.