TELEFONIA: l’Antitrust accoglie le nostre richieste e sospende i rialzi delle bollette

Redazione UNC
22 Marzo 2018
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Comunicato stampa Unione Nazionale Consumatori Vittoria dei consumatori. L’Agcm ha sospeso in via cautelare i rialzi delle bollette telefoniche. Roma, 21 marzo 2018 – “Ottimo! Bene ha fatto a sospendere gli aumenti, in attesa del giudizio finale. Accolte le nostre richieste. Vittoria dei consumatori!” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando la decisione dell’Antitrust di sospendere in via cautelare i rialzi delle bollette telefoniche decisi dagli operatori dopo il ritorno obbligatorio della fatturazione mensile. “Avevamo segnalato la strategia commerciale coordinata e concertata delle compagnie telefoniche per far credere che gli aumenti dell’8,6% non ci fossero e che le modifiche contrattuali dipendessero solo dalla legge, determinando così l’effetto di limitare l’esercizio del diritto di recesso. Ora speriamo che il procedimento si chiuda con una condanna” conclude Dona. L’Antitrust ha deliberato l’adozione di misure cautelari nell’ambito dell’istruttoria avviata lo scorso febbraio per accertare la sussistenza di un’intesa tra TIM, Vodafone, Fastweb e Wind Tre che, tramite l’associazione di categoria Assotelecomunicazioni – Asstel, sono accusate di aver coordinato la propria strategia commerciale. L’Autorità ha ritenuto che la documentazione acquisita confermasse l’ipotesi istruttoria secondo cui le parti avrebbero comunicato, quasi contestualmente, ai propri clienti che la fatturazione delle offerte e dei servizi sarebbe stata effettuata su base mensile anziché su quattro settimane, prevedendo, al contempo, una variazione in aumento del canone mensile per distribuire la spesa annuale complessiva su 12 mesi, invece che 13. Pertanto, al fine di evitare il prodursi, nelle more della conclusione del procedimento, di un danno grave e irreparabile per la concorrenza e, in ultima istanza, per i consumatori, ha adottato misure cautelari urgenti intimando agli operatori di sospendere l’attuazione dell’intesa oggetto di indagine e di definire la propria offerta di servizi in modo autonomo rispetto ai propri concorrenti. Insomma, per il momento non ci dovranno e potranno essere aumenti, in attesa che l’Antitrust si pronunci in via definitiva.
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