Etichetta Esselunga.
Certo facendo qualche semplice calcolo si può risalire al prezzo originario ma il punto è un altro, osserverei almeno tre elementi. Il primo: secondo la giurisprudenza dell’autorità Antitrust, le informazioni rilevanti per il consumatore devono essere fornite con lo stesso carattere tipografico (ed è chiaro qui che la percentuale di sconto è di dimensioni esorbitanti rispetto all’indicazione sottostante). Secondo: la logica di un adesivo applicato su una confezione è quella di modificare le informazioni già riportate e quindi può essere ritenuto scorretto che il prezzo esposto sia “già scontato”. Terzo: pur senza giustificare la superficialità dei consumatori è evidente che l’adesivo giochi su l’istintività con la quale si prende un prodotto e lo si mette nel carrello e allora qui la domanda è: da un’azienda come Esselunga non dobbiamo forse aspettarci di più? Io sul mio social ho posto questa domanda ai diretti interessati ma per ora nessuna risposta! Se aggiungiamo che (stando a quanto mi hanno scritto nei commenti), Esselunga esporrebbe anche dei diversi “bollini” di colore rosso, dove invece il prezzo andrebbe scontato alla cassa, ecco che il disorientamento è totale. Ora io comprendo che il consumatore debba leggere con attenzione, ma il contesto di questa etichetta mi sembra confusionario, tu che ne dici? Un altro grande classico del supermercato è quello del prezzo .99, il cosiddetto prezzo soglia. In questo video (“Come funziona il prezzo 9,99 ??”) vi racconto come gli studi più accreditati dicano che sono proprio i nostri neuroni a fermarsi a calcolare il risparmio alla prima cifra, quella a sinistra, e quando i nostri occhi arrivano a leggere la cifra intera… il prodotto è già nel carrello!Autore: Massimiliano Dona Data: 28 luglio 2021