Pittogrammi: come riconoscere il pericolo nelle sostanze chimiche

Redazione UNC
7 Gennaio 2021
Condividi su

Nella nostra quotidianità non possiamo fare a meno di un numero molto elevato di sostanze chimiche che utilizziamo anche in modo inconsapevole.

Siamo coscienti di utilizzare i farmaci che ci aiutano a restare in buone condizioni di salute, gli additivi alimentari e gli integratori, i prodotti   impiegati in agricoltura e in zootecnia per migliorare le capacità produttive di piante e animali; sappiamo anche che per queste e altre sostanze esistono delle norme che ne regolamentano l’uso e che consentono di evitare pericoli per i cittadini.

Forse non ci rendiamo conto, però, che oltre alle sostanze chimiche utilizzate direttamente o indirettamente per curarci e produrre il nostro cibo, ce ne sono migliaia a cui siamo esposti quotidianamente in modo meno evidente: pensiamo alle sostanze chimiche usate per tinteggiare i nostri abiti, a quelle presenti negli inchiostri, nei cosmetici, ai disinfettanti o disinfestanti,  a quelle usate per fare i tatuaggi, per lucidare oggetti,  ai detersivi, ai componenti dei liquidi per le sigarette elettroniche, ecc.

Il Regolamento UE per le sostanze chimiche

Ogni sostanza possiede specifiche caratteristiche chimico-fisiche e, per la sicurezza, prima che siano utilizzate è necessario conoscere ed attivare eventuali misure precauzionali.  e, nei casi di particolare pericolosità proibirne l’uso.

Con l’adozione del regolamento della UE 1907/2006, denominato con la sigla REACH che deriva dall’inglese e indica «registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche», la comunità Europea stabilisce le procedure per migliorare la protezione della salute umana e dell’ambiente dai rischi che possono derivare dalle sostanze chimiche.

In pratica per ogni sostanza le aziende produttrici debbono presentare una documentazione che dimostri nei dettagli, anche valendosi di studi scientifici, le proprietà chimico fisiche (solubilità, esplosività, infiammabilità, degradabilità, ecc.), quelle tossicologiche (tossicità acuta, cronica, cancerogenesi, mutagenesi, ecc.) e di ecotossicità (danni a organismi vegetali e/o animali).

In questo modo è possibile individuare i pericoli insiti in ogni sostanza che  debbono poi essere segnalati ai cittadini.

Il 20 gennaio del 2009 nell’interno dell’Unione Europea è entrato in vigore il Regolamento 1272/2008 denominato con la sigla CLP che deriva dall’’inglese e indica  classificazione, etichettatura e imballaggio (Packaging) delle sostanze chimiche. Questo Regolamento riguarda tutte le sostanze chimiche e le loro eventuali miscele includendo anche i biocidi e gli antiparassitari.

In pratica è stato messo ordine nell’etichettatura dei prodotti che contengono sostanze chimiche potenzialmente pericolose con lo scopo di fornire informazioni semplici e accurate ai cittadini e insegnare loro come utilizzarli in sicurezza.

L’attuazione del Regolamento è stata molto complessa perché, oltre che etichettare in modo adeguato i nuovi prodotti chimici, è stato necessario “rietichettare” anche  tutti i vecchi prodotti e ciò ha ovviamente comportato un lavoro molto impegnativo da parte delle aziende.

Semplificare le etichette grazie ai pittogrammi

Per semplificare la lettura delle etichette e “attenzionare” i consumatori sono stati predisposti dei “pittogrammi”, cioè dei disegni o simboli stilizzati in uno o più colori, che in modo semplice e immediato consentono di individuare e segnalare il pericolo presente nei singoli prodotti.

Si tratta di immagini che troviamo su tanti prodotti anche di uso comune, ma generalmente non sono accompagnati da una descrizione scritta. Non di rado purtroppo i pittogrammi sono tenuti in scarsa considerazione dal consumatore e in pratica i pericoli sono spesso ignorati.

L’Istituto Superiore di Sanità è riuscito a semplificare la complessità dei pittogrammi in uno schema (di seguito riportato) dove è spiegato il significato dei vari “simboli” e sono anche citati alcuni esempi di sostanze chimiche che possiedono le specifiche proprietà.

Si suggerisce di stampare lo schema e di tenerlo a portata di mano in modo da poter interpretare immediatamente i pittogrammi che troviamo nei prodotti che utilizziamo quotidianamente.

SCARICA IL PDF Pittogrammi CLP

Nelle etichette sono riportate le istruzioni per l’uso scritte in italiano che indicano le modalità da seguire per evitare incidenti. E’ assolutamente necessario che esse siano rispettate!!!!

Bisogna evitare l’acquisto di prodotti che non riportano le istruzioni in italiano.

Infine si ricorda che bisogna evitare di “mescolare” più prodotti diversi perché i principi attivi in essi contenuti potrebbero reagire tra loro e dare origine a prodotti chimici non prevedibili e pericolosi per la salute.

Articolo realizzato nell’ambito del progetto #informareperproteggere di Unione Nazionale Consumatori in collaborazione con Istituto Superiore di Sanità.  

Autore: Agostino Macrì in collaborazione con Istituto Superiore di Sanità
Data: 7 gennaio 2021

Condividi su: