Chiara
06 Settembre 2018
Dopo aver attivato un abbonamento Fibra, ho usufruito del diritto di recesso entro 14 gg poiché la linea non risultava funzionante a causa di problemi tecnici della cabina di zona. Gli stessi operatori del servizio clienti non sapevano nè se nè quando il problema sarebbe stato risolto, invitandomi ad usufruire del diritto di recesso. Qualche tempo dopo un operatore della Wind Infostrada mi comunicò di restituire il modem Fibra, cosa che feci presso un punto vendita Wind (come da modalità ammesse), inviando in data 07/05/2018 copia della ricevuta di restituzione a mezzo PEC. Pochi gg fa ho ricevuto una fattura con addebitate le 48 rate da € 2 ciascuna per il comodato d'uso del modem da me restituito. Dopo diverse telefonate al customer care, mi è stato detto che non avrei dovuto restituire il modem Fibra e che le rate addebitatemi in fattura erano corrette, al massimo potevo richiedere la restituzione del modem. A quel punto alla mia domanda "cosa dovrei farmene di un modem per un servizio di cui non usufruisco, quello Fibra appunto, a causa fra l'altro di mancanze dovute all'azienda" l'operatore non ha saputo ovviamente cosa rispondere. Uguale reazione alla domanda "perché dovrei pagare le rate di un dispositivo che non è neppure più in mio possesso e che mi è stato detto di restituire da un vostro operatore". Abbonamento attivato tramite sito web ufficiale, dopo aver verificato, ovviamente, la copertura del servizio presso l'indirizzo di installazione, come da procedura prevista ed imposta dal sito Wind (verifica conclusa con esito positivo).
