Simona
19 Ottobre 2018
Ho una società di recupero crediti di Bergamo che mi tampina anche in modo parecchio maleducato e aggressivo per il recupero di 82 euro. Il problema non è dovuto ad un mancato pagamento ma ad una fatturazione di una scheda comprensiva nell'offerta mensile già addebitata nella carta di credito (circa 25 euro). Al momento della sottoscrizione il sistema informatico non ha fatto confluire queste '5 euro mensili' nei 25 come indicato nel contratto. Il negozio ha ammesso la responsabilità. Ha inviato un fax alla 3 (il rapporto è precedente alla fusione wind tre IR0000020496456) che ha chiuso la chiamata perché non ne vuole sapere. Il negozio (euroma2) non vuole pagare (quello al piano di sopra). E qui no comment perché sono loro che dovrebbero farlo. Io non ho nemmeno mai attivato la scheda e nemmeno la volevo. Non sono mai stata avvertita perché i messaggi arrivavano a questa fantomatica scheda pur sapendo che il mio cellulare è quello scritto sopra. Insomma io non devo pagare, non ho firmato nulla di tutto ciò perché il pagamento mensile era assorbito dal versamento che già effettuo (anzi a questo punto dovrebbero essere loro a rimborsarmi le 70 euro più interessi perché non ne ho usufruito!) e il negozio ha ammesso l'errore. L'azienda di recupero crediti praticamente mi disturba in continuazione durante il mio lavoro da mesi. Hanno tentato anche un approccio alla 'mi dia 70 euro le togliamo le spese.....' Follia.. Vi prego di aiutarmi.
