Reclamo N° 113056
Andrea
13 Agosto 2018
Mancata attivazione Wind tre contratto OFFICEONE business linea fissa e linea adsl 07152687
In data 24 maggio 2018 su proposta della promoter Sarah Bernhardt sottoscrivevo il contratto business Wind tre “OFFICEONE” a 25 euro + iva al mese modem incluso, comprensivo di linea voce e linea adsl e senza alcun costo di attivazione.
Il 22 giugno 2018 come da comunicazione Wind tre avveniva la migrazione dal mio vecchio operatore Vodafone e la portabilità del mio numero aziendale in Wind tre.
Da questo giorno dell’attivazione in poi non ho più avuto linea telefonica ne linea adsl.
Ho comunicato subito il disservizio al 1928 servizio clienti, inviato subito pec all’indirizzo customercarewindtrebusiness@pec. I reclami sono stati numerosissimi come dimostrano le pec e segnalazioni al 1928.
In data 27 giugno avviene il primo e ultimo intervento di un tecnico Telecom nella sede della mia attività. Dopo varie verifiche tecniche il tecnico stabilisce che non c’è nessun guasto alla linea ma sostiene che sicuramente c’è stato un errore di attivazione definendolo “centrale errata” (ma non vi è nulla di certo). Secondo lui oramai non si tratta di problema tecnico ma bensì di problema amministrativo/commerciale.
In data 03 luglio 2018 mi recavo al Corecom Marche per esporre la mancata attivazione dei servizi e tutti i vari disagi in ambito lavorativo quindi sottoscrivevo il formulario UG e GU5.
Non ho mai avuto risposta ai reclami tranne una mail Wind tre, con data 04 luglio 2018, in cui affermano che non ci sono irregolarità nella linea 07152687.
In data 12 luglio Angela Ruocco del Corecom Marche mi rigira una mail dell’avv. Cassese per conto di Wind tre, nella quale si afferma:
“Con riferimento all’istanza pervenuta si rappresenta che come già comunicato all’istante WIND Tre ha provveduto ad emettere ordine id 1-432511077055 di cessazione canoni e ordine id 1-432511077060 di cessazione immediata con rientro veloce in Tim senza addebito penali della numerazione 07152687. Si ricorda che presumibilmente il gestore TIM provvederà a contattare il sig. Gambini e lo stesso dovrà lo stesso acconsentire ulteriormente al rientro”.
In data 20 luglio 2018 il Corecom Marche, con provvedimento temporaneo n. 36/18, chiedeva a Wind tre di procedere all’attivazione dell’utenza entro 5 giorni.
Il 31 luglio 2018 il Corecom Marche segnala la mancata ottemperanza al provvedimento temporaneo n. 36/18 del 20 luglio e avvia la procedura ex art. 5 allegato A Delibera AGCOM 173/07/cons e s.m.i.
Sono seguite diverse mail dell’avv. Cassese nelle quali si ripete sempre che per ovviare al disservizio è necessario il rientro con operatore Tim.
Il 9 agosto in una telefonata personale con l’avv. Cassese dichiaro il mio malcontento di fronte alla sua dichiarata necessità di non avere altre possibilità per risolvere il problema che rientrare in Tim. A queste mie perplessità l’avvocato risponde dicendomi che se non accetto il rientro in Tim mi verranno negati gli indennizzi da quel momento in poi, perché in questo modo sono io ad impedire la risoluzione del disservizio.
In sostanza Wind tre sostiene che per ovviare al disservizio non c’è altra possibilità che rientrare in Tim. Il problema è che per rientrare in Tim sono costretto a sottoscrivere un nuovo contratto dai costi mensili molto più alti rispetto all’OFFICEONE di Wind tre stipulato in data 24 maggio.
Mi sono rivolto al Corecom Marche per la risoluzione del disservizio e non per vedermi costretto a cambiare operatore, spendendo di più di quanto non spendessi con il precedente operatore Vodafone.
Ho già chiesto al Corecom Marche e AGCOM di valutare seriamente lo svolgimento dei fatti e attivarsi al più presto per la risoluzione del problema.
Provo a rivolgermi anche a voi.
Andrea Gambini
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