Reclamo N° 130517

Francesca
25 Novembre 2018
Wind TRE S.p.A. Sede Legale Via Leonardo da Vinci, 1 20090, Trezzano S/N (MI) Oggetto: Reclamo acquisto smartphone a marchio Wind La sottoscritta ..............., cliente, insieme ad altri due componenti della famiglia, di codesto gestore di telefonia mobile, RECLAMA avverso la politica di vendita del punto Wind sito a L’Aquila all’interno del Centro Commerciale “Globo”. La scrivente, infatti, si recava domenica mattina 18 novembre 2018, insieme al proprio figlio, presso il su citato negozio per acquistare il nuovo Huawei Mate 20 Pro Dual Sim per sostituire il vecchio cellulare personale mantenendo il proprio numero, con l’intenzione di attivare anche una nuova sim. Il commesso, tale signor Andrea, mostrava il cellulare in questione e, dietro esplicita richiesta, confermava che l’apparecchio era dual sim e con memoria espandibile fino a 500 Gb. Inoltre, cambiando piano tariffario, la scrivente lo avrebbe pagato in trenta mesi. Successivamente il commesso spiegava che, con l’attivazione del nuovo numero, sarebbe stato possibile ricevere un ulteriore cellulare al costo di 40,00 € e che, acquistando tre accessori, avrebbe ricevuto uno sconto del 20 % oltre a dei punti premio non meglio specificati. Pertanto si procedeva con l’acquisto del Huawei Mate 20 Pro Dual Sim, con il cambio piano tariffario, l’acquisto del secondo cellulare con attivazione di una nuova sim e l’acquisto di auricolari bluetooth, micro S/D per il Huawei Mate 20 Pro Dual Sim e cover per il secondo cellulare acquistato. Si precisa che gli smartphone non venivano aperti per inserire all’interno le sim. La scrivente, tornata a casa, capiva subito che c’era qualcosa di strano in quanto, aprendo l’unico slot di alloggiamento delle sim e della micro S/D del Huawei Mate 20 Pro Dual Sim, notava che il vano poteva contenere una sola sim. La sottoscritta, pertanto, si recava nello stesso pomeriggio presso il punto vendita, accompagnata dal marito, per chiedere spiegazioni. Il commesso, con atteggiamento di superiorità, apriva lo slot e faceva notare alla scrivente che l’alloggiamento poteva contenere entrambe le sim una sull’altra. Alla richiesta di dove andasse inserita la micro S/D, rispondeva di essersi sbagliato e che quel modello non aveva la possibilità di aumentare i 128 Gb di memoria interna del telefono. La scrivente, seppur contrariata da quell’affermazione, accettava di mantenere lo smartphone perché prioritariamente necessitava di un apparecchio dual sim. Purtroppo però, tornata di nuovo a casa, notava che il cellulare, pur contenendo entrambe le sim, non mostrava alcuna opzione nel software. Pertanto, il pomeriggio successivo, sempre insieme al marito, si recava nuovamente nel negozio per chiedere ulteriori spiegazioni e che, qualora il divace non avesse rispettato la caratteristica richiesta, avrebbe provveduto a chiedere la risoluzione del contratto o la sostituzione del mancato Huawei Mate 20 Pro Dual Sim con uno smartphone equivalente. Il commesso, inizialmente, in evidente imbarazzo, non ha neanche risposto. Successivamente ha negato che la richiesta della scrivente fosse di un telefono dual sim e, solo quando ha ascoltato la testimonianza dell’accompagnatore e intuito l’intenzione della sottoscritta di adire alle vie legali, ha tentato di telefonare ad un suo diretto superiore senza risultato ed infine al 155. Naturalmente anche la scrivente ha chiamato il 155 e le è stato risposto che il call center non si occupa di problemi di vendita ma di sola assistenza clienti in merito ai piani tariffari e alla configurazione dei telefoni. Recatasi in Questura per riferire dell’accaduto, la sottoscritta è stata consigliata di fare un esposto cautelativo e di rivolgersi ad una associazione di consumatori. Ovviamente, avendo 90 giorni di tempo, si è optato, temporaneamente, per un nuovo tentativo di conciliazione. Questi i fatti. La sottoscritta, consapevole di aver sottoscritto un regolare contratto, sa che purtroppo non avrà possibilità di rescindere; ma è a disposizione per una diversa soluzione. Pertanto, domani, martedì 20 novembre 2018, si recherà di nuovo presso il punto vendita per sapere se ci siano degli sviluppi. Sa anche però, che la spett. le azienda Wind, della quale è stata sino ad ora molto soddisfatta, è attenta al mercato e che non è nelle sue politiche burlarsi dei clienti e mantenere in front office personale poco qualificato e arrogante. Infatti adesso il commesso sa che il secondo spazio dello slot del Huawei Mate 20 Pro Dual Sim esiste per una nano memory Huawei, peraltro non presente in negozio, (tanto che al suo posto ha venduto una micro S/D) perché edotto dalla scrivente che nel frattempo si è documentata personalmente. Pertanto, in attesa di essere ricontattata al più presto per addivenire ad una soluzione bonaria e soddisfacente per entrambe le parti, porge distinti saluti. L’Aquila, 19 novembre 2018 Wind TRE S.p.A. Sede Legale Via Leonardo da Vinci, 1 20090, Trezzano S/N (MI) Oggetto: Reiterazione reclamo acquisto smartphone a marchio Wind La Sottoscritta STECCA Francesca, cliente insieme ad altri due componenti della famiglia, di codesto gestore di telefonia mobile, in riferimento alla propria mail di reclamo del 19 novembre 2018, identificativo messaggio: [email protected] alla quale non ha ancora ottenuto risposta alcuna, COMUNICA alla spett. le Wind TRE S.p.A. di essere tornata il giorno martedì 20 novembre 2018 nel punto vendita Wind del centro commerciale Globo di L’Aquila per chiedere dell’esito delle telefonate intercorse tra il commesso venditore del Huawei Mate 20 Pro Dual Sim (ma in realtà mono sim) e il suo diretto superiore avvenute nella serata del 19 novembre 2018. La sottoscritta apprendeva, da una commessa diversa ma al corrente dell’accaduto, che la linea adottata dal punto vendita sarebbe rimasta quella di non procedere con il cambio del prodotto in quanto “il device venduto erroneamente sarebbe risultato con IMEI bruciato e quindi non più vendibile”. SOLLECITA inoltre, codesta spett. le azienda a prendere contatti con la scrivente per addivenire ad una soluzione soddisfacente per entrambe le parti. Comunica che, qualora non dovesse ricevere riscontro alcuno entro 10 giorni dalla presente, provvederà all’esposto nei confronti del punto vendita Wind del centro commerciale Globo e del gestore di telefonia ad esso collegato, nonché alla presa in carico della problematica emersa al’Unione Italiana Consumatori ed alla disattivazione immediata di due delle quattro utenze Wind libere dall’obbligo di permanenza di 30 mesi e, trascorso tale termine, anche delle restanti due. L’Aquila, 25 novembre 2018
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