Dovremo rinunciare all’insalata in busta?

Massimiliano Dona
20 Giugno 2023
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E voi lo sapevate dovremo rinunciare all’insalata in busta?

È bene fare chiarezza

Oggi parliamo dell’insalata in busta perché qualche giorno fa è divampata la notizia di un bando europeo che vorrebbe cancellare dagli scaffali dei supermercati l’insalata in busta, i cestini di fragole, le confezioni di pomodorini e le arance in rete. Ma è bene fare chiarezza: l’allarme, lanciato da Coldiretti, in realtà, fa riferimento ad una proposta di regolamento sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio pubblicata il 30 novembre 2022 dalla Commissione europea. Quindi la prima cosa da dire è che non si tratta di una normativa già approvata e pronta per entrare in vigore, ma di una proposta che, se dovesse essere approvata così com’è, interverrà su alcune normative europee con l’obiettivo di ridurre il packaging eccessivo e rendere tutti gli imballaggi riutilizzabili o riciclabili entro il 2030. Tra gli imballaggi da ridurre sono stati individuati anche quelli della frutta e della verdura fresca.

Come si legge nella proposta, “alcuni formati di imballaggi, che sono contenuti nella appendice V, saranno vietati (per esempio, gli imballaggi monouso di plastica utilizzati nella vendita al dettaglio per mettere insieme i prodotti venduti in lattine, quelli monouso in plastica utilizzati per meno di 1,5 chilogrammi di frutta fresca e verdura o quelli monouso negli hotel e nel catering che contengono porzioni individuali, usati per condimenti, salse, coffee creamer o zucchero)”.

Cosa ne pensa Coldiretti

Secondo Coldiretti, la nuova normativa apri ad una serie di problemi, dal punto di vista igienico-sanitario, della conservazione e degli sprechi, che potrebbero aumentare, come potrebbero aumentare anche i costi per i consumatori e per i produttori.

Coldiretti cita il tradizionale cestino di fragole o piccoli frutti che soprattutto nelle fasi di trasporto protegge l’integrità del prodotto.” In effetti, nell’allegato V della normativa, quello che elenca le restrizioni all’uso di determinati formati di imballaggio, si legge che per gli imballaggi monouso di frutta e verdura fresche è previsto il divieto d’uso al di sotto di 1,5 kg, come dice Coldiretti, ma poi si specifica “a meno che non sia dimostrata la necessità di evitare perdite di acqua o turgore, rischi microbiologici o urti.” La proposta, quindi, prevede già la possibilità di continuare a utilizzare imballaggi monouso quando è necessario per proteggere un prodotto molto delicato dagli urti, come ad esempio i frutti di bosco, o se deperisce molto in fretta ed è esposto a rischi microbiologici, come appunto l’insalata in busta.

Che cosa accadrà?

Quello che accadrà veramente quando la normativa entrerà in vigore, si spera, sarà la scomparsa delle distese di vaschette di plastica con tre zucchine o sei kiwi, che negli ultimi anni hanno conquistato sempre più spazio nei supermercati. Secondo Coldiretti, ciò avrà un effetto negativo sui consumi, perché ormai gli italiani si sono abituati alla comodità della frutta e della verdura confezionate, e quindi, invece di scegliere il prodotto sfuso, non lo compreranno affatto. Tuttavia, ridurre la quantità di rifiuti da imballaggi che produciamo, deve essere una priorità per tutti ed è ovvio che anche noi consumatori dovremo cambiare le nostre abitudini. E se questo significa rinunciare ad un po’ di comodità, credo che vada fatto

Puoi anche ascoltare questo testo qui: Dovremo rinunciare all’insalata in busta?

E voi lo sapevate?

Autore: Massimiliano Dona
Data: 21 giugno 2023

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