Omega 3 e botanicals: alleati per la risoluzione delle infiammazioni

Redazione UNC
25 Ottobre 2021
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L’infiammazione è uno dei meccanismi chiave della risposta immunitaria, un vero e proprio dispositivo di difesa che il nostro organismo mette in atto seguendo precise fasi. L’intervento di sostanze ad azione antinfiammatoria, come gli Omega 3 e alcuni botanicals, porta ad un attenuarsi di questi fenomeni che, altrimenti, potrebbero avere effetti distruttivi sui tessuti o portare alla cronicizzazione dell’infiammazione. Il ruolo di queste sostanze non si ferma qui. Esse, infatti, svolgono un’importante funzione nella riparazione, quando necessaria, delle lesioni di origine infiammatoria o di natura degenerativa che compaiono nell’organismo a seguito dell’infezione, ripristinando un corretto funzionamento dei processi metabolici e del sistema immunitario stesso. Alcuni Omega-3 ed alcuni Botanicals sono tra i migliori alleati per mantenere un corretto funzionamento del sistema immunitario. È importante, quindi, assicurarci sempre di assumerne in quantità sufficiente attraverso un’alimentazione sana e bilanciata. 

FOCUS SUGLI OMEGA-3 E ALCUNI BOTANICALS

Omega-3 Gli acidi grassi omega-3 a lunga catena, l’acido eicosapentaenoico (EPA) e l’acido docosaesaenoico (DHA), presenti nel sito dell’infiammazione, giocano un ruolo essenziale nella risoluzione delle infiammazioni, attraverso alcuni derivati (sia dall’EPA e sia dal DHA) denominati Resolvine. Le resolvine, insieme ad altre molecole, orchestrano la risoluzione dell’infiammazione e facilitano la guarigione completa dei tessuti infiammati. A preoccupare è il fatto che un’indagine globale sui livelli di EPA e DHA nel sangue, basata su 298 studi, abbia rilevato livelli “bassi” o “molto bassi” (associati ad un aumento del rischio di mortalità cardiovascolare) nella maggior parte dei paesi valutati[1]. È quindi molto importante assicurarsi di assumerne in sufficienza, portando in tavola alimenti ricchi di queste sostanze come il pesce azzurro o, quando necessario, integratori specifici. Va ricordato che anche alcuni semi oleosi (e gli oli che ne derivano) e le noci (ma non la rimanente frutta secca a guscio) contengono omega tre: ma non si tratta di EPA e DHA, ma piuttosto del loro precursore, l’acido alfa-linolenico, che il nostro organismo è tuttavia solo parzialmente in grado di convertire in EPA e DHA, che sono come si ricordava le molecole chiave al proposito. Botanicals I prodotti contenenti ingredienti botanici (spesso citati con la terminologia inglese botanicals) entrano sempre più frequentemente a far parte delle abitudini quotidiane. Le reazioni di difesa che molti derivati vegetali possono svolgere se impiegati come integratori limitano l’eccesso di risposta allo stimolo infiammatorio e modulano le difese dell’organismo. Ne è la dimostrazione l’effetto di mantenimento delle “naturali difese dell’organismo” riconosciuto ad estratti vegetali come la papaya, l’echinacea, la radice di eleuterococco, radice e corteccia di guava brasiliana e il sambuco. [1] A.F. Gombart, A. Pierre, S. Maggini, A Review of Micronutrients and the Immune System-Working in Harmony to Reduce the Risk of Infection, Nutrients 12(1) (2020)

Autore: Andrea Poli – Presidente, NFI (Nutrition Foundation of Italy)
Data: 25 ottobre 2021  
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