Rimborso per partite a porte chiuse?

Redazione UNC
26 Febbraio 2020
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In questa situazione di emergenza per la diffusione del Coronavirus, il Governo ha preso provvedimenti sugli eventi e le competizioni sportive, consentendo lo svolgimento dei match solo “a porte chiuse” (purché nei Comuni diversi da quelli della zona rossa del contagio, dove invece lo stop è totale). 

E’ bene ricordare che se un evento sportivo viene rinviato, il tifoso in possesso di un biglietto ha diritto al rimborso del singolo titolo di accesso (cosa che non vale per l’abbonato in quanto potrà usare il suo diritto di accesso nella data in cui l’evento si svolgerà effettivamente). Se invece per l’evento si stabilisce lo svolgimento a porte chiuse, allora non solo va rimborsato il singolo biglietto, ma anche per il tifoso abbonato scatta il diritto alla restituzione di una quota parte dell’abbonamento stesso.

Il fatto che la decisione sia stata presa dal Governo, fa sì che non scatti anche il diritto al risarcimento del danno, essendo tale situazione non imputabile agli organizzatori, ma certo i tifosi hanno diritto ad essere rimborsati del prezzo del biglietto. Per evitare confusione, è bene ribadire che l’Autorità Antitrust ha avviato, già in data 7 gennaio 2020, nove procedimenti istruttori nei confronti delle società di calcio di serie A Juventus, Inter, Milan, Lazio, Roma, Atalanta, Cagliari Genoa e Udinese, “colpevoli” di non riconoscere nelle loro condizioni generali di contratto (disponibili sui siti internet) il diritto dei consumatori ad ottenere il rimborso di quota parte dell’abbonamento o del singolo titolo di accesso in caso in caso di chiusura dello stadio.
Su queste basi l’Unione Nazionale Consumatori sta richiedendo alle società di calcio il rimborso di quanto spettante ai tifosi: chi fosse interessato è pregato contattare i nostri sportelli.

Autore: Unione Nazionale Consumatori
Data: 25 febbraio 2020

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