Reclamo N° 122092

Luigi
01 Ottobre 2018
Buongiorno, Invio la presente per evidenziare un problema che ho con Hera. in data 22 agosto c.a. ho contattato telefonicamente Hera per richiedere informazioni in merito all'attivazione delle utenze. Dopo aver colloquiato con una loro collaboratrice per quasi un’ora, ho dato il mio assenso all’attivazione di tutte le utenze (luce, acqua e gas). In data 23 agosto sono stato ricontattato da una loro operatrice alla quale ho chiesto informazioni in merito all’attacco del gas dato che l'immobile è completamente vuoto. La stessa mi informava del fatto che non essendoci un piano cottura, non potevo allacciare il gas, pertanto ho deciso di non procedere con l’attivazione di alcuna utenza, avvisando la stessa operatrice che se ne sarebbe riparlato una volta ritornato a vivere nella mia abitazione, dato che in assenza di gas non mi servivano neanche le altre. Per i motivi sopra esposti, per il sottoscritto il contatto era da considerarsi concluso, ovvero con le utenze non attive. Tuttavia, in data 26.09.2018 ho ricevuto a mezzo mail la bolletta relativa all'energia elettrica, da pagare entro il 15 ottobre 2018 per l’attivazione dell’energia Elettrica Nella medesima data ho immediatamente ricontattato il loro numero verde per chiedere delucidazioni, e l’operatrice mi ha comunicato che il contratto, a suo dire, è da considerarsi concluso e che quindi, per chiedere l'immediata disattivazione dovrò sostenere altre spese, per un servizio da me MAI RICHIESTO che non avevo ragione di attivare in un immobile vuoto. A parere personale quanto da loro dichiarato non corrisponde al vero poiché in base a quanto previsto dall'art. 51, commi 6 e 7 del D. lgs. n.206/05 c.d. Codice del Consumo: 6. Quando un contratto a distanza deve essere concluso per telefono, il professionista deve confermare l’offerta al consumatore, il quale è vincolato solo dopo aver firmato l’offerta o dopo averla accettata per iscritto; in tali casi il documento informatico può essere sottoscritto con firma elettronica ai sensi dell’articolo 21 del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, e successive modificazioni. Dette conferme possono essere effettuate, se il consumatore acconsente, anche su un supporto durevole. 7. Il professionista fornisce al consumatore la conferma del contratto concluso su un mezzo durevole, entro un termine ragionevole dopo la conclusione del contratto a distanza e al più tardi al momento della consegna dei beni oppure prima che l’esecuzione del servizio abbia inizio. Tale conferma comprende: a) tutte le informazioni di cui all’articolo 49, comma 1, a meno che il professionista non abbia già fornito l’informazione al consumatore su un mezzo durevole prima della conclusione del contratto a distanza; b) se del caso, la conferma del previo consenso espresso e dell’accettazione del consumatore conformemente all’articolo 59, lettera o). Preciso che dopo il 23 agosto: • nessuno mi ha più richiamato • non mi è pervenuto alcun contratto da firmare; Pertanto, ai sensi della delibera AEEG 153/2012/R/com ho chiesto: 1. che il contratto di cui sopra venga immediatamente annullato; 2. emissione di una nota di variazione della bolletta in argomento. In data odierna sono stato ricontattato da una loro operatrice la quale ha ribadito la propria linea operativa, ovvero che il contratto telefonico è valido. Alle mire rimostranze ha aggiunto che avrebbe fatto altre indagini interne ma ci credo ben poco. Chiedo lumi su che linea comportamentale seguire, fermo restando che il 15 ottobre mi verranno sottratti dal conto corrente oltre 120 euro per un servizio del quale ho già chiesto disdetta (ovviamente da pagere). Grazie
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