Reclamo N° 251600

A giugno scorso sono stata contattata ripetutamente da Europafactor a proposito di alcune bollette Enel insolute del 2005, per un ammontare di circa €2000, relative alla fornitura elettrica di una macelleria a me intestata per la quale mi veniva proposta una sanatoria di €300. Si noti che non sono mai stata intestataria di una macelleria nè ho lavorato in una macelleria un giorno solo della mia vita. Per vederci chiaro, chiedo comunque che mi venga mandata la documentazione tramite pec. Dopo mesi e dopo una lunga serie di telefonate vessatorie dove venivo minacciata e insultata (conservo i numeri di telefono) ricevo finalmente una pec avente come oggetto: Notifica di cessione di credito e sollecito di pagamento. A questa rispondo chiedendo: Visura camerale che attesti che la ditta suddetta sia mai esistita; Copia del contratto che la stessa avrebbe stipulato con Enel; Copia delle bollette emesse da Enel; Copia dei solleciti di pagamento da parte di Enel, almeno uno del 2010, uno del 2015, uno del 2020 e uno dell'anno in corso, chiaramente sotto forma di raccomandata a/r con timbri postali leggibili, copia degli avvisi di giacenza, pubblicazioni sull'albo pretorio della casa comunale e quanto possa attestare che le suddette bollette, sempre che siano state emesse, non siano cadute in prescrizione). Quanto possa attestare che io, al momento della cessione del credito da parte di Enel, fossi a conoscenza del debito. E che qualunque ulteriore comunicazione priva della suddetta documentazione sarebbe stata considerata come vessatoria. Non mi è stata fornita alcuna documentazione, ma le telefonate sono ricominciate qualche giorno fa da parte di una persona qualificatasi in precedenza come "avvocata dell'Enel", che in alcune occasioni mi ha minacciato e insultato, con domande a bruciapelo circa la mia attuale fornitura elettrica o la mia residenza. Come posso liberarmi da questa situazione? Attendo cortese riscontro