Reclamo N° 79316

Buongiorno, All'inizio del 2017 (si presume), il contatore relativo alla fornitura ha un guasto tecnico, ne vengo a conoscenza perché ricevo, indicativamente a luglio 2017, un informativa di intervento dei tecnici. Intervenuti rilevano che l'orologio dello stesso si era bloccato. Enel energia mi invia (i loro calcoli) chiedendomi il pagamento di circa 5000,00€, alla mia richiesta di dettagli, mi viene risposto che al momento bisogna pagare e poi fare richiesta di dettagli. In considerazione che non potevo permettermi il distacco della corrente chiedo un piano di rateizzazione che mi viene concesso in 24 rate da circa 200,00€ cadauna. Pago la prima ad ottobre su indicazioni dell'operatore telefonico il quale mi preannuncia il ricevimento per posta del cartaceo. Non ricevendo nulla i primi di dicembre chiamo e mi viene riferito che sarà nuovamente inoltrato. Il 20 o 21/12/2017 "non rammento con precisione) ricevo una telefonata di sollecito da parte di un incaricata dell'amministrazione Enel energia, la quale mi informa che le due rate di novembre e dicembre non risultano pagate. Richiedo che mi vengano inviate x email e che al mio rientro presunto "il 22/12/2017" avrei provveduto. Purtroppo rientro il sabato 23/12/2017. Comunque il primo giorno utile, ovvero il 27/12/2017 provvedo ad effettuare il pagamento delle due rate c/o centro sisal. Con grande stupore, ieri ricevo sulla pec un rientro coatto del dovuto entro e non oltre il 15/01/2018. Capisco benissimo che lavorando può accadere di commettere degli errori, però questa è la classica situazione dove chi dovrebbe adoperarsi per far si che il rapporto tra il fornitore ed il cliente abbia una condizione regolare e limpida, non solo non svolge le proprie mansioni ma purtroppo innesca delle condizioni gravissime a scapito di chi dovrebbe invece essere tutelato e seguito in quanto cliente!! Ovviamente ho tutta la documentazione relativa su quanto riportato sopra. Vi ringrazio anticipatamente per l'interessamento, sperando che riusciate a darmi una mano Giovanni Melis