Reclamo N° 250566

In qualità di figlia, per conto dei rispettivi genitori ho effettuato la richiesta della voltura del nominativo della rete Gas Enel energia, da mio padre (caro defunto) Benincasa Giuseppe a mia madre (vivente) Fatuzzo Maria presso il punto enel di Ragusa RG. L'ufficio ha effettuato la voltura, in forma totalmente gratuita ed in seguito alla stessa "mia madre" avrebbe potuto effettuare la richiesta di passaggio alla offerta più bassa, da 4,7 a 3,8, attivabile entro il mese di mese di agosto ma che con le loro lungaggini non è stato più attuabile. Oltre a non consentire l'adesione nei tempi previsti dell' offerta, hanno prodotto una fattura esorbitata ai danni di mia madre ed è per questo grave motivo per cui chiedo il vostro intervento . La voltura non ha comportato costi ma, nell' estratto conto di chiusura contratto enel gas di mio Padre risulta una piccola spesa, mai notificata, di 12, 44 €, risalente a 2 anni fa e che solo adesso quantificano e per la quale chiedono la prescrizione da parte di mio padre, "che non c'é più " in aggiunta formulano una fattura di credito di 105,95 € a favore di mio padre, come restituzione del deposito cauzionale. Premetto che le fatture erano online e le ho viste per caso in quanto sono registrata al sito enel per conto dei miei, altrimenti sarebbero rimaste virtuali. -A mia madre producono una bolletta del gas di 324,75 € di cui 302 € di solo deposito cauzionale per le bollette cartacee. Ho chiesto ai dipendenti enel sia in sede che online delucidazioni e conseguente correzione della bolletta in oggetto e come riscontro inviano un altra bolletta di 218,80 €dove hanno solo stornato il rimborso di mio padre di 105,95 euro. Sono stata costretta non solo a pagare la bolletta di 218,80 € ma di addebitarmi nel mio conto personale la domiciliazione del gas di mia madre per avere il rimborso degli assurdi 302 € in bolletta di deposito cauzionale di cui mi hanno rimborsato solo 273 € trattenendosene una parte degli effettivi 302€.