Reclamo N° 91982

Michele
23 Marzo 2018
A seguito contestazione ENI del mancato accredito della loro prima fattuta n.0900218504 del 03/08/2009, dell'importo pari a € 231,11 sulla mia utenza acquisita dalla siciliana Gas e domiciliata sul mio c/c del Credito Siciliano come tutte le fatture precedenti regolarmente addebitate. E' nato nel 2010 un contenzioso per il recupero credito che ho sempre contestato, giustificandomi che il mancato addebito in conto non è dipeso da problemi a me contestabili, infatti tutte le successive fatture sono state regolarmente addebitate sul mio conto corrente. Ho sempre comunicato la mia disponibilità al riaddebito in conto quanto da loro lamentato, ma nel 2011 la ENI ha unilateralmente rateizzato in due rate da €115,56 con scadenza 16/07/2011 e 16/08/2011 la somma contestata senza addebitarla in conto, obbligandomi ad un eventuale pagamento tramite bollettino postale. Ho contestato la mancata ricezione di quanto disposto senza contraddittorio e che era mia volontà che l'eventuale credito vantato da ENI, fosse domiciliato come tutte le fatture emesse ENI regolarmente addebitate e riscosse fino ad oggi dal mio conto corrente. L'ENI invece di domiciliare il credito vantato nel 2014 ha iniziato le procedure di recupero credito “aggressivo” con invio di raccomandate in cui minacciavano il distacco della fornitura, nonostante i regolari accrediti di tutte le fatture ENI emesse e domiciliate in conto corrente nel dicembre 2014 hanno attivato la richiesta illegittima alla Locale società ITALGAS di procedere alla chiusura per sospensione fornitura per morosità che fino ad oggi non è mai avvenuta anche se tecnicamente possibile. Sono iniziati invece gli addebiti nelle fatture ENI successive della voce altre partite “tentativi di chiusura, con esito negativo” facendo lievitare il costo di €63,00+iva per ogni teorico presunto intervento non andato a buon fine. Ho contestato inutilmente quanto la ENI sta facendo con azione unilaterale senza possibilità di riscontro e difesa da parte del cliente utente che subisce un atto persecutorio e un danno economico ingiustificato da alcun presupposto legale! Fino ad oggi ho pagato, a fronte di un vantato credito di € 231,11 da parte dell'ENI, con prelievo forzoso e contestato, di oltre €1.000 per voci "ATRE PARTITE" presenti nelle fatture ENI 2015-2018!! E inaccettabile che possa succedere una cosa del genere senza possibilità di difesa da parte del cliente utente che ha dato la sua disponibilità fin dal 2010 a domiciliare il vantato credito ENI su indicato. Sospendere la domiciliazione e cambiare fornitore Gas è quanto suggerito da mio legale, ma fino ad oggi non l’ho fatto per vedere fino a quando l’ENI ignorerà le richieste del CLIENTE UTENTE e continuerà l’azione vessatoria nei miei confronti. Cordialità Geom. Conforti Michele
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